Come si fa a scegliere la scuola primaria? Con questa provocazione con l’Associazione Genitori della Cooperativa Cavenaghi ha invitato i genitori che stanno pensando alla scuola primaria dei loro figli ad un incontro con lo scopo di dialogare insieme e confrontarsi su aspettative, esperienze pregresse con altri figli, domande e considerazioni.
Per aiutarci nel dialogo abbiamo invitato Armida Panceri, già coordinatrice didattica in una scuola primaria, e tra i soci fondatori della Cooperativa. Armida ci ha subito introdotto nel mondo della scuola primaria, indicandoci quale sia il suo compito essenziale: favorire la crescita del bambino, svolgendo i nessi e il senso di tutto ciò che incontra nel suo naturale tentativo di conoscere e capire. Ogni aspetto della sua persona entra in gioco: sensibilità, intelligenza, affettività.
Il bambino che entra alla scuola primaria è naturalmente aperto alla realtà, vuole conoscere e capire; compito della scuola è quello di svolgere, in modo organico e sistematico, i nessi e il senso di ciò che si incontra e conosce, offrendo gli strumenti essenziali e garantendo l’acquisizione sicura delle abilità di base. La scuola dovrebbe operare nel rispetto dell’unità della persona e nella valorizzazione di ciò che ciascun bambino è e sa fare. Questa attenzione determina scelte didattiche ed educative che prediligono ciò che è concreto, percettivo, sensibile come condizione dello sviluppo dell’intelligenza e dell’affettività.
Ha sottolineato come nessun insegnamento o tecnica che una scuola propone sia neutrale, ma le proposte educative, l’organizzazione degli insegnamenti, la scelta degli argomenti, le modalità di svolgimento della giornata negli spazi e nel tempo, offrono uno sguardo sul concetto di persona e di educazione che ciascuna scuola (statale o paritaria che sia) dichiaratamente o meno persegue.
Sì, ma come si fa ad andare agli Open day e capire se e come le scuole attuano tutto quanto “mettono in mostra” quel giorno? La domanda di un papà ha innescato un bel dialogo da cui sono emersi alcuni aspetti. Innanzitutto è importante chiedersi quali sono gli ideali educativi, le esigenze, i desideri che ogni famiglia ha per i propri figli per poter intercettare, entrando in un open day, se possono essere corrisposti da quella scuola. Avviene, ci assicura Armida, un momento in cui come genitori intuiamo ciò che corrisponde di più. Durante gli open day è utile osservare il livello di unità e collaborazione tra gli adulti presenti, e il rapporto tra e con gli eventuali ragazzi già frequentanti, spesso ingaggiati durante la giornata.
Nel dialogo tra noi genitori sono emerse l’importanza di confrontarsi apertamente con le famiglie che fanno già esperienza di una scuola, l’opportunità di condividere anche aiuti pratici per poter affrontare scelte più ardite e coraggiose ma in compagnia di altre famiglie, l’importanza di osservare i propri figli nel momento della conoscenza (che avviene spesso durante i momenti di gioco non strutturato) per individuare quale metodo potrebbe aiutarli di più.
E se poi altri fattori (logistici, economici o altro..) ci spingono necessariamente a scelte “obbligate”, può diventare interessante implicarsi come si può (esempio come rappresentanti di classe o dei genitori) per sostenere e aiutare la scuola nel compito educativo che ci trova alleati.
Dare fiducia e stima agli insegnanti della scuola scelta è la premessa e condizione per riconoscere a ciascuno, famiglia e scuola, il proprio compito e ruolo. Questo permette di accompagnare i propri figli nell’esperienza scolastica ed essere disponibili a collaborare, ma soprattutto a dialogare. Nell’ascolto vicendevole è possibile riconoscere le questioni essenziali e affrontare anche aspetti problematici che possono presentarsi in un percorso educativo. Una scuola aperta e disponibile al dialogo franco con i genitori è un luogo prezioso di crescita per tutti, non solo per i bambini.
La serata è stata davvero ricca di esperienze, domande, considerazioni e informazioni sulle realtà scolastiche dei dintorni. Ringraziamo di cuore Armida per il suo tempo e per aver condiviso la sua esperienza con noi; grazie a tutti i partecipanti per aver aderito e aver dato un prezioso contributo al dialogo. Desideriamo proseguire soprattutto per realizzare quella rete di rapporti che aiuta a sostenere le scelte: chi desidera avanzare proposte è invitato a scrivere a genitoricavenaghi@gmail.com
Alla prossima!
Associazione Genitori